lunedì 25 luglio 2011
venerdì 22 luglio 2011
Friday's Pin Up
Qua è venerdì, fà caldo e non vedo l'ora di staccare per andarmi a gustare un bell'americano ghiacciato magari gaurdando il tramonto seduto in sella alla mia Thruxton........
Intanto per ritemprare lo spirito e l'animo inizio con il riprendere le vecchie e sane abitudini.
D'altronde è un peccato gettare alle ortiche le tradizioni, o no???
Intanto per ritemprare lo spirito e l'animo inizio con il riprendere le vecchie e sane abitudini.
D'altronde è un peccato gettare alle ortiche le tradizioni, o no???
Le strade più belle del mondo: TRANSFAGARASAN Romania
Nicolae Ceauşescu era un pazzo. Nella storia si sono susseguiti svariati dittatori totalitaristi che hanno piegato popoli e preso molte vite, in diversi paesi del mondo. La Cambogia ha avuto Pol Pot, la Russia Lenin e Stalin, la Cina Mao Tse Tung, la Jugoslavia Tito, senza considerare i più famosi dittatori europei che non hanno nemmeno bisogno di essere nominati e la lista continua con molti nomi e molte vittime.
Ma fra tutti questi Nicolae Ceauşescu ha la fama di essere stato uno dei peggiori. Per darvi un’idea della sua pazzia vi racconto che leggende metropolitane dicono che esigesse le foglie colorate di verde ovunque andava. Leggende metropolitane, appunto. Probabilmente infondate e false, ma immaginate un soggetto di cui si dicono queste cose, dategli in mano un paese e immaginatevi una dittatura sotto il suo comando. Non un bello scenario, vero?
E’ un gran peccato però dover ammettere che è merito suo se oggi chiunque può prendere la propria moto e guidare in una delle strade più belle del mondo: la Transfăgărăşan.
Ceauşescu ne ha ordinato e voluto la costruzione.
150 serpentine, 27 viadotti, 6 tunnel (tra cui il più lungo del paese, non illuminato, di 884 metri), 275.000 tonnellate d’asfalto, il tutto costruito con l’ausilio di 6250 tonnellate di esplosivo, necessario per la costruzione nei punti dove le rocce erano più dure. Ben 40 vite sono state perse nei lavori per questa strada.
Vista dall’alto è magnifica. Immersa nel verde, piena di tornanti, curve e controcurve, sempre con visibilità ottimale tra l’una e le altre. La strada taglia in due la montagna, costeggiando torrenti d’acqua e rocce arrivando fino a un’altitudine massima di 2.034 metri sopra il livello del mare. Come se ogni curva dei migliori circuiti del mondo fosse stata messa insieme per creare 90 chilometri di asfaltata perfezione.
Dove si trova questa meraviglia? Alpi Svizzere? Appenino Italiano, forse? Foresta nera o Austria, magari? Forse campagna e montagne francesi? No.
Si trova in Romania.
La Transfăgărăşan collega le regioni storiche di Valacchia e Transilvania, partendo da Pitesti e arrivando fino a Sibiu. E’ lunga circa 90 km e nel percorso si trovano svariati rifugi/hotel dove passare la notte.
E come ha detto Jeremy Clarkson dopo aver percorso questa strada:
“Romania, thanks for having us. And can we stay? Forever…”
Ma fra tutti questi Nicolae Ceauşescu ha la fama di essere stato uno dei peggiori. Per darvi un’idea della sua pazzia vi racconto che leggende metropolitane dicono che esigesse le foglie colorate di verde ovunque andava. Leggende metropolitane, appunto. Probabilmente infondate e false, ma immaginate un soggetto di cui si dicono queste cose, dategli in mano un paese e immaginatevi una dittatura sotto il suo comando. Non un bello scenario, vero?
E’ un gran peccato però dover ammettere che è merito suo se oggi chiunque può prendere la propria moto e guidare in una delle strade più belle del mondo: la Transfăgărăşan.
Ceauşescu ne ha ordinato e voluto la costruzione.
150 serpentine, 27 viadotti, 6 tunnel (tra cui il più lungo del paese, non illuminato, di 884 metri), 275.000 tonnellate d’asfalto, il tutto costruito con l’ausilio di 6250 tonnellate di esplosivo, necessario per la costruzione nei punti dove le rocce erano più dure. Ben 40 vite sono state perse nei lavori per questa strada.
Vista dall’alto è magnifica. Immersa nel verde, piena di tornanti, curve e controcurve, sempre con visibilità ottimale tra l’una e le altre. La strada taglia in due la montagna, costeggiando torrenti d’acqua e rocce arrivando fino a un’altitudine massima di 2.034 metri sopra il livello del mare. Come se ogni curva dei migliori circuiti del mondo fosse stata messa insieme per creare 90 chilometri di asfaltata perfezione.
Dove si trova questa meraviglia? Alpi Svizzere? Appenino Italiano, forse? Foresta nera o Austria, magari? Forse campagna e montagne francesi? No.
Si trova in Romania.
La Transfăgărăşan collega le regioni storiche di Valacchia e Transilvania, partendo da Pitesti e arrivando fino a Sibiu. E’ lunga circa 90 km e nel percorso si trovano svariati rifugi/hotel dove passare la notte.
E come ha detto Jeremy Clarkson dopo aver percorso questa strada:
“Romania, thanks for having us. And can we stay? Forever…”
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Nuova Triumph Daytona 675 MY 2012 - SIDE VIEW
E quando meno te lo aspetti....taaaaack!
Ecco servita la nuova Daytona 675: domani altre foto + dettagliate da MCN.
Da un lato sono felice perchè sarà un bel duello con la MV, dall'altro molto tristre perchè questo sancisce sicuramente l'abbandono da parte di mamma Triumph di una Daytona 1050...peccato.
Appena trovo nuove immagini le posto, per il momento accontentatevi del solito orso Yoghi in sella alla moto giocattolo.....
Aggiornamento: finalmente un povero cristo si è dato da fare con lo scanner e possiamo vedere almeno in parte la moto di fianco e da dietro.
Si notano le nuove plastiche, il nuovo codone con il telaietto reggisella in alluminio stampato che ricorda il disegno del telaio, lo scarico basso, il fanale posteriore stile BMW, il codone striminzito come la nuova moda impone.
Il telaio ed il motore sembrano rimasti grossomodo gli stessi.
Adesso attendiamo news ufficiali. Io inizio a contare i giorni per il duello che verrà: F3 VS. DAYTONA. Ne vedremo delle belle.
Ecco servita la nuova Daytona 675: domani altre foto + dettagliate da MCN.
Da un lato sono felice perchè sarà un bel duello con la MV, dall'altro molto tristre perchè questo sancisce sicuramente l'abbandono da parte di mamma Triumph di una Daytona 1050...peccato.
Appena trovo nuove immagini le posto, per il momento accontentatevi del solito orso Yoghi in sella alla moto giocattolo.....
Aggiornamento: finalmente un povero cristo si è dato da fare con lo scanner e possiamo vedere almeno in parte la moto di fianco e da dietro.
Si notano le nuove plastiche, il nuovo codone con il telaietto reggisella in alluminio stampato che ricorda il disegno del telaio, lo scarico basso, il fanale posteriore stile BMW, il codone striminzito come la nuova moda impone.
Il telaio ed il motore sembrano rimasti grossomodo gli stessi.
Adesso attendiamo news ufficiali. Io inizio a contare i giorni per il duello che verrà: F3 VS. DAYTONA. Ne vedremo delle belle.
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lunedì 4 luglio 2011
Triumph Day 2011: resoconto.
Pochi ma buoni.
C'è poco da aggiungere a queste parole. Per i feticisti dei numeri e delle cifre possiamo dire che l'affluenza è stata minima: paddock mezzo vuoto, poca gente a giro...diversi dealers assenti.
Proprio per questo e forse anche per il clima favorevole ( la sera faceva quasi freddo ) siam stati benissimo sia in pista che nel paddock. Tutto filato liscio ed anche gli uomini Triumph Italia a partire da Mr. Lupano erano estremamente gioviali ed amichevoli....serenità la parola d'ordine.
Poche foto perchè i soliti fotoreporter ( io, Jacopo, Sandroz ) erano convinti che tanto ci pensava l'altro, ed invece tutte le reflex erano a casa....quindi vi beccate solo le mie foto in pista ( sì, son esibizionista ).
Purtroppo ho paura che la manifestazione abbia finito il proprio ciclo: dopo la morte del RAT è venuta a mancare la forza motrice che dava l'impulso per l'aggregazione dei clienti Triumph.
Eppoi la stessa clientela Triumph attuale è diversa da quella di dieci anni fà....purtroppo qua c'è gente che non ha vissuto la magia degli anni di Carlo Talamo, ed infatti alla fine siamo sempre noi vecchie glorie a fare numero. Controprova: c'erano più moto pre 2005 che nuove nel paddock.
Vabbè, bando alle chiacchiere: eccovi un pò di belle pieghe!!!
C'è poco da aggiungere a queste parole. Per i feticisti dei numeri e delle cifre possiamo dire che l'affluenza è stata minima: paddock mezzo vuoto, poca gente a giro...diversi dealers assenti.
Proprio per questo e forse anche per il clima favorevole ( la sera faceva quasi freddo ) siam stati benissimo sia in pista che nel paddock. Tutto filato liscio ed anche gli uomini Triumph Italia a partire da Mr. Lupano erano estremamente gioviali ed amichevoli....serenità la parola d'ordine.
Poche foto perchè i soliti fotoreporter ( io, Jacopo, Sandroz ) erano convinti che tanto ci pensava l'altro, ed invece tutte le reflex erano a casa....quindi vi beccate solo le mie foto in pista ( sì, son esibizionista ).
Purtroppo ho paura che la manifestazione abbia finito il proprio ciclo: dopo la morte del RAT è venuta a mancare la forza motrice che dava l'impulso per l'aggregazione dei clienti Triumph.
Eppoi la stessa clientela Triumph attuale è diversa da quella di dieci anni fà....purtroppo qua c'è gente che non ha vissuto la magia degli anni di Carlo Talamo, ed infatti alla fine siamo sempre noi vecchie glorie a fare numero. Controprova: c'erano più moto pre 2005 che nuove nel paddock.
Vabbè, bando alle chiacchiere: eccovi un pò di belle pieghe!!!
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